L’esplosione della primavera e la ritrovata zona gialla della Toscana ci hanno portato a trascorrere un magico weekend in Maremma all’insegna della natura, l’arte, la storia e la buona tavola. In questo articolo vi raccontiamo la nostra due giorni in Provincia di Grosseto per aiutarvi a scoprire cosa vedere nella Maremma grossetana in 48 ore. Prendete carta e penna e mettetevi comodi, vi innamorerete di questo angolo di Toscana racchiuso a nord dal Golfo di Follonica, a sud dalla foce del Chiarone.
La Maremma grossetana è la parte centrale della Maremma; la vasta area geografica di circa 5000 chilometri quadrati che si estende fra Toscana e Lazio. Una delle zone più belle e variegate del centro Italia, dove nel giro di pochi km è possibile spaziare fra coste, pinete, paludi e promontori; Borghi medievali fra i più Belli d’Italia e Parchi Archeologici d’inestimabile valore storico-artistico.
Nelle prossime righe attraverseremo il sud della Maremma toscana, muovendoci a ridosso della Tuscia, a pochi chilometri da Umbria e Lazio; dal Lago di Bolsena, Orvieto e Civita di Bagnoregio. Visiteremo le Cascate del Mulino a Saturnia, le Città del Tufo nella Valle del Fiora, l’incredibile rete viaria a cielo aperto lasciata dalla civiltà etrusca, il borgo che ha dato i natali al Morellino.
Cascate del Mulino: le terme libere di Saturnia
In Toscana esistono almeno 5 sorgenti termali a cielo aperto a cui è possibile accedere liberamente e gratuitamente. Le Cascate del Mulino a Saturnia sono una di queste, nonché una delle più famose di tutta l’Italia.
Facilmente raggiungibili da Toscana (180 km da Firenze), Umbria (150 km da Perugia) e Lazio (160 km da Roma) per la loro collocazione geografica, le terme libere di Saturnia sono vasche calcaree scavate nella roccia di travertino, conosciute dai tempi degli antichi romani, disposte a gradoni e facilmente accessibili ad adulti e bambini. L’acqua sulfurea fuoriesce dal terreno a una temperatura di 37° C e dispone di molteplici proprietà curative.
Situate lungo la Strada Provinciale 10, le Cascate del Mulino sono aperte tutto il giorno 365 giorni l’anno. Tuttavia a breve, per contingentare gli ingressi, dovrebbe entrare in funzione un sito di prenotazione gestito dal comune di Manciano che consentirà ai visitatori di scegliere l’orario preferito di visita fra due fasce orarie: dalle 08 alle 14, dalle 14 alle 20.
All’ingresso dell’area naturale si trovano un parcheggio gratuito e un bar. Entrambi, fino al 01 maggio 2021, erano chiusi. Se non dovessero riaprire, potete lasciare l’auto nelle poche aree di sosta presenti lungo la strada o nell’ampio parcheggio a pagamento destinato a camper, auto e moto distante circa 15 minuti a piedi.
Città del Tufo: il triangolo magico della Maremma
Pitigliano, Sorano e Sovana sono le tre Città del Tufo della Maremma toscana; un triangolo magico di borghi arroccati su rupi di roccia tufacea, abitati prima dagli Etruschi e poi dai Romani, che conservano imperdibili testimonianze di un antico passato.
Pitigliano, la Piccola Gerusalemme della Toscana
Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e Borgo fra i più Belli d’Italia, Pitigliano è una delle destinazioni più gettonate della bassa Toscana; uno dei luoghi assolutamente da non perdere durante un weekend in Maremma. Splendidamente arroccato su uno sperone di tufo, appare da subito come un borgo unico nel suo genere, quasi sospeso fra cielo e terra. Fra le angolazioni più suggestive per ammirarlo in tutta la sua bellezza non possiamo vi consigliamo: il belvedere davanti al Santuario della Madonna delle Grazie e la terrazza panoramica di Via San Michele, subito prima di entrare nel centro storico.
Conosciuto anche come la Piccola Gerusalemme della Toscana per ospitare dal XVI secolo una delle più grandi comunità ebraiche del nostro Paese, qui oggi possiamo ancora camminare per i vicoli lastricati del Ghetto Ebraico, visitare la Sinagoga e assaggiare piatti della tradizione kosher. Da non perdere, fra le altre cose, i palazzi e gli edifici storici del centro – fra i quali spicca Palazzo Orsini, antica residenza dei Signori della Contea di Pitigliano, Sovana e Santa Fiora -, l’imponente Acquedotto Mediceo , la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, la Chiesa di San Rocco – l’edificio più antico della città – e il Teatro Salvini.
Oltre alle botteghe artigiane, i ristorantini tipici, i balconi fioriti e le Vie Cave dei dintorni che vedremo fra poco!
Sorano, la Matera della Toscana
Aggrappato a uno sperone di tufo e delimitato su tre lati dal fiume Lente, il borgo medievale di Sorano è una stata una delle più belle scoperte del weekend in Maremma! Soprannominato la Matera della Toscana per la presenza di villaggi rupestri e vie cave risalenti al periodo etrusco, Sorano si divide essenzialmente in due parti:
- la Fortezza Orsini, realizzata dagli Aldobrandeschi e ampliata in un secondo momento dai Conti Orsini, che domina l’abitato;
- il nucleo storico, oltrepassato l’Arco del Ferrini, fatto di stradine, vicoli, botteghe, case in pietra e scalinate che conducono al Masso Leopoldino. Un imponente terrazza ricavata su uno scoglio di tufo da cui si è possibile ammirare la Fortezza Orsini, i tetti rossi del borgo sottostante e le gole vulcaniche che lo circondano.
Se avete tempo, un tour del Parco Archeologico Città del Tufo dovrebbe includere anche la visita all’insediamento rupestre di Vitozza, nel comune di San Quirico, 5 km da Sorano. Composto da grotte, colombari etruschi e resti di un villaggio sorto in epoca medievale; è uno dei più grandi e importanti d’Italia.
Sovana, il cuore del Parco Archeologico Città del Tufo
La Città del Tufo di Sovana è una piccola chicca del trittico magico della Maremma grossetana. Raccolta, curata, ricca di fiori sui balconi e piante succulente all’ingresso dei portoni, famosa per le tombe monumentali della necropoli etrusca di cui parleremo fra poco, ma anche florido centro in epoca medievale; Sovana ruota attorno ai resti del torrione e delle mura perimetrali di una Rocca Aldobrandesca dell’XI secolo.
Passeggiando per le vie del centro, in attesa di assaggiare qualche piatto tipico accompagnato un buon calice di vino locale, aguzzate la vista per ammirare la chiesa di San Mamiliano, costruita sui resti di un edificio prima etrusco e poi romano; il Palazzo dei Marchesi Bourbon del Monte con un ampio porticato a tre archi, la chiesa di Santa Maria, la Loggia del Capitano ornata nel 1570 con lo stemma di Cosimo I de’ Medici, il Palazzo Pretorio e la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo in stile gotico, romanico e lombardo.
Vie Cave e Necropoli etrusche
Un weekend in Maremma grossetana non può non includere la visita alle Vie Cave fra Sovana, Sorano e Pitigliano da un lato e alla necropoli etrusca di Sovana dall’altro.
Le Vie Cave o “Cavoni” sono suggestivi e affascinanti percorsi a cielo aperto, racchiusi fra ciclopiche pareti di roccia tufacea che raggiungono i 20 metri d’altezza e i 2 metri di larghezza. Collegano le Città del Tufo della Toscana, affondano le radici nella storia della civiltà etrusca (circa 2.500 anni fa) e rappresentano un sito culturale d’inestimabile valore storico-artistico.
Localizzate in provincia di Grosseto, sono visitabili gratuitamente e offrono tantissimi percorsi da seguire; anche con bambini al seguente. Nella nostra due giorni maremmana abbiamo visitato la Via Cava di Fratenuti a Pitigliano, lungo la strada per Sorano, la Via Cava del Cavone a Sovana subito prima di varcare la soglia della Necropoli etrusca e la Via Cava di Poggio Prisca all’interno del sito archeologico di Sovana.
La Necropoli di Sovana è il cuore pulsante del Parco Archeologico Città del Tufo. La biglietteria si trova all’ingresso, nei pressi del parcheggio gratuito che consente a sinistra di entrare nel sito archeologico, a destra di visitare la via cava più famosa della zona, il cosiddetto Cavone. Il ticket d’ingresso costa 5,00 € a persona e consente di passeggiare fra antichissime tombe etrusche; fra queste la più famosa è la Tomba Ildebranda.
Scansano e il Morellino D.O.C.G.
Scansano è un piccolo comune della Maremma famoso in Italia e nel mondo per la produzione del Morellino di Scansano, il vino di Denominazione d’Origine Certificata e Garantita che viene prodotto soltanto in questa zona.
Dopo una piacevole passeggiata nel centro storico fra porte cinquecentesche, chiese medievali e palazzi nobiliari, la nostra attenzione non poteva che ricadere sull’Enoteca Scansanese di Via XX Settembre; un piccolo locale impreziosito da volte in pietra e affacciato sulla campagna circostante dove è possibile assaggiare gratuitamente i vini più importanti della zona (non soltanto il celebre Morellino), ma anche eccellenze locali come l’olio extra vergine di oliva, e decidere liberamente se e cosa acquistare.
Dormire e mangiare in Maremma: i nostri consigli
Durante il weekend in Maremma abbiamo scelto come base il centro storico di Pitigliano.
Abbiamo dormito a La Casetta nella Fratta; un appartamento molto accogliente, finemente ristrutturato e dotato di tutti i comfort, gestito da due padroni di casa estremamente gentili che ci hanno dato preziosi consigli sulle cose da non perdere nei dintorni – fra cui le vie cave più belle – e regalato a mo’ di benvenuto uno dei dolci tipici della Maremma grossetana: lo sfratto. Una sorta di biscottone ebraico tradizionale a base di noci e miele.
Per quanto riguarda il mangiare, non avrete che l’imbarazzo della scelta fra enoteche, osterie, ristoranti, agriturismi. La nostra è ricaduta su:
- PanCaciUa a Pitigliano, eno-osteria in cui eravamo già stati anni fa durante la nostra prima volta in città e di cui conservavamo un bellissimo ricordo. Venite qui se avete voglia di un buon tagliere di salumi e formaggi locali da abbinare a un ottimo bicchiere di vino della zona!
- Vino al Vino a Sovana, enoteca con pochi posti, intima e accogliente, nel centro storico del borgo che propone oltre ai taglieri, specialità toscane da non perdere durante un weekend in Maremma come pappa al pomodoro, panzanella e ribollita.
Quando andare nella Maremma toscana?
La primavera e l’autunno sono i periodi migliori per organizzare un viaggio su strada, un weekend romantico, una fugace gira fuori porta nella Maremma toscana. Il clima è mite, né troppo caldo né troppo freddo; la temperatura ideale per concedersi un bagno rilassante nelle sorgenti termali della zona, i colori giallo-verdi delle colline punteggiate di viti e ulivi danno il meglio di sé.
Se avete più di due giorni a disposizione vi consigliamo di aggiungere alla lista delle cose da fare: i borghi medievali di Manciano e Montemerano, le spiagge dell’Argentario, le installazioni giganti del Giardino dei Tarocchi a Capalbio (in stile Parc Güell a Barcellona).
Siete mai stati in Maremma? Per dubbi, curiosità e consigli lasciate un commento qua sotto; vi risponderemo il prima possibile!