Granada è stata la seconda tappa del nostro viaggio di 8 giorni in Andalusia, un itinerario in treno a inizio gennaio con una bimba di 15 mesi.
Vi abbiamo trascorso 48 ore (due giorni e due notti) e questo articolo è il riassunto della nostra esperienza con indicazioni pratiche su cosa vedere a Granada in due giorni, come arrivare a Granada, dove dormire, dove mangiare.
Iniziamo col dire che Granada è una delle città più belle del Sud della Spagna, insieme a Siviglia la più affascinante che abbiamo visto durante il nostro tour!
Si tratta di un’antica fortezza situata ai piedi delle montagne della Sierra Nevada ed è stata roccaforte musulmana fino al 1492, quando fu poi riconquistata dai cattolici.
Gli 800 anni della dominazione araba hanno lasciato un segno indelebile in città e l’eredità dei mori è visibile ovunque; negli archi a ferro di cavallo, nelle sale da te, nei giardini e, ovviamente, nello splendido palazzo-fortezza dei re Nasridi: l’Alhambra.
Indice dei contenuti
Come arrivare a Granada
Partiamo dall’inizio, da come arrivare a Granada (dall’Italia).
L’aeroporto di Granada dista 15 km dal centro ma è servito principalmente da voli nazionali provenienti da Madrid e Barcellona. Quindi, a meno di non fare scalo in uno di questi aeroporti, il modo migliore per arrivare a Granada dall’Italia è l’aereo per Siviglia o Malaga.
In base all’itinerario e ai giorni di permanenza potete poi decidere se noleggiare una macchina (soluzione ideale se avete in programma un on the road in Andalusia), salire su un autobus o prendere un treno che vi porterà a destinazione nel giro di due o tre ore (a seconda della distanza dalla città di partenza).
Noi per esempio siamo partiti da Pisa e atterrati a Malaga con un volo Ryanair, abbiamo trascorso a Malaga 24 ore per visitarne le attrazioni principali e poi siamo saliti su un treno veloce della Rete Ferroviaria spagnola (renfe) che ci ha portati a Granada in 80 minuti. La stazione si trova 1 km dal centro, lo abbiamo percorso a piedi per raggiungere la nostra sistemazione alle porte del centro storico.
Una volta arrivati a Granada, il modo migliore per esplorarla è muoversi a piedi e cercare di abituarsi fin da subito al continuo saliscendi che la caratterizza. L’unica attrazione fuori dal centro (circa 3 km) è il Monastero de la Cartuja ed è comunque raggiungibile in pochi minuti con autobus urbani.
Dove dormire a Granada
Domus Apartamentos Granada con parking gratuito en pleno centro in Calle San Juan de Dios, 3
Per il nostro viaggio in Andalusia abbiamo sempre optato per degli appartamenti, in modo da essere liberi di muoverci durante il giorno e riposarci la sera non scombussolando troppo i ritmi di Bianca; che è abituata a mangiare presto e addormentarsi altrettanto presto.
Granada non ha fatto eccezione. Abbiamo dormito in un appartamento alle porte del centro (600 metri dalla Basilica di San Juan de Dios, 700 metri dalla Cattedrale e circa 1 km dall’Alhambra) dotato, volendo, di parcheggio privato; una comodità non indifferente per chi decide di spostarsi in auto.
Domus Apartamentos è stata una delle sistemazioni migliori del nostro viaggio in Andalusia. Lo abbiamo trovato pulito, finemente arredato e dotato di ogni comfort: riscaldamento/aria condizionata, cucina attrezzata, ascensore, connessione Internet, lettino per bambini e supermercati nelle vicinanze.
Dove mangiare a Granada
Los Manueles Bib Rambla – Ristorante all’esterno, taperia all’interno (date le dimensioni ridotte), situati nel cuore di Granada; a pochi passi dalla Cattedrale e dal Mercato dell’Alcayceria. Fa parte di una catena di ristoranti locali, propone piatti tipici della cucina andalusa, le porzioni sono abbondanti e il servizio è veloce.
Restaurante Vegano Hicuri – Ci siamo fermati in questo ristorante del Realejo scendendo dall’Alhambra. I piatti sono buoni, si tratta spesso di una rivisitazione in chiave vegana di specialità tradizionali, il servizio è veloce e le porzioni abbondanti. Tutto buono quello che abbiamo assaggiato!
Casa Ysla 1897 Piononos – Caffetteria del centro dove assaggiare il dolce tipico di Granada, il Piononos. Un pasticcino di pan di spagna, bagnato nello sciroppo e guarnito di crema, che andrebbe mangiato in un sol boccone.
Cosa vedere a Granada in 48 ore: i luoghi da non perdere
Le cose da vedere a Granada sono diverse e un paio di giorni è il tempo minimo da dedicarle per essere sicuri di non lasciare niente indietro, in primis l’Alhambra – la cui visita richiede circa mezza giornata – e a seguire i caratteristici quartieri che la compongono.
Albaycin, il quartiere arabo
Iniziamo dall’Albaycin o Albayzìn, il quartiere arabo di Granada.
Si raggiunge a piedi dal centro cittadino, inerpicandosi lungo strette stradine acciottolate (non il massimo con il passeggino, se potete meglio optare per un marsupio o zaino porta-bimbo), e si trova sulla collina di fronte l’Alhambra.
Dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1984, l’Albaycin di Granada è un labirinto di vicoli e viuzze in cui è facile ma anche piacevole perdersi e sulle quali affacciano case di un bianco acceso, balconi fioriti e bouganvillea colorati.
Tra le cose da non perdere durante una passeggiata nel quartiere moresco (arabo) di Granada segnaliamo le piazze, con i loro suggestivi affacci panoramici sull’Alhambra, la musica dei suonatori di strada e in inverno le cime innevate della Sierra Nevada, i bagni arabi de El Bañuelo – un complesso ben conservato di terme pubbliche arabe dell’XI secolo, il Mirador de San Nicolás e il Mirador de San Cristóbal – un punto panoramico più bello dell’altro vista complesso palaziale da un lato e vista città dall’altro.
Sacromonte, il quartiere gitano
Proseguiamo con il Sacromonte, il quartiere gitano di Granada; nonché culla del flamenco.
Si trova a nord est dell’Albayzin e si raggiunge, a piedi o in autobus, percorrendo la strada in salita che si snoda lungo il Rìo Darro fino ad arrivare alle antiche case-grotta scavate lungo i versanti. La città è alle nostre spalle, il silenzio regna sovrano e tutto intorno ci sono colline punteggiate di verde.
Le case-grotta del Sacromonte non sono aperte al pubblico, per conoscere com’era la vita del barrio è stato istituito il Museo Cuevas del Sacromonte (ticket d’ingresso 5,00€); una tradizionale abitazione rupestre che ripercorre la storia del flamenco, ricostruisce le condizioni di vita e le abitudini degli abitanti delle cuevas (grotte) e offre un nuovo punto di vista sull’Alhambra.
Nb. Il sentiero per arrivare al Museo non è percorribile con il passeggino, così noi ci siamo divisi per visitarlo.
Alcayceria, l’antico mercato della seta
Il mercato dell’Alcayceria di Granada è l’antico mercato della seta e delle spezie. Si trova nel centro della città andalusa, a pochi passi dalla Cattedrale e dalla Cappella Reale ed è visitabile gratuitamente.
Molto conosciuto al tempo dei Re Nasridi, quando l’Alcaicería era delimitata da 9 porte che la notte venivano chiuse per proteggere i prodotti venduti nelle oltre 200 botteghe presenti, oggi il mercato si snoda principalmente in un paio di strade intrecciate fra loro e una piccola piazzetta.
Nonostante le dimensioni ridotte e i cambiamenti subiti nel tempo, l’atmosfera che si respira nel mercato dell’Alcayceria ha ancora qualcosa di magico grazie alle lampade granadine e al profumo di incenso; ma anche ai negozietti dove acquistare classici souvenir (tazze, calamite, t-shirt) e artigianato tipico arabo (tappeti colorati, oggetti intarsiati, lampade, zaini e borse in cuoio).
Cattedrale e Cappella Reale
Nelle immediate vicinanze dell’Alcayceria, nel cuore del centro di Granada, si trovano due delle attrazioni simbolo della città: la Cattedrale e la Cappella Reale.
La Cattedrale di Granada sorge sulle ceneri di un’antica moschea araba e si presenta in tutta la sua imponenza con una ricca facciata barocca; la Cappella Reale, sul retro della Cattedrale, è in stile gotico ed è il luogo di sepoltura dei Re Cattolici di Spagna (Isabella I di Castiglia e Ferdinando II di Aragona).
In questa occasione noi ci siamo limitati ad ammirarle dall’esterno, se volete visitarle il biglietto d’ingresso cumulativo per visitare sia la Cattedrale che la Cappella Reale costa 12,00 € + 1,00 € di prevendita.
L’Alhambra, il palazzo-fortezza dei Re Nasridi
L’Alhambra è l’attrazione principale di chi decide di organizzare non soltanto un viaggio a Granada ma anche un tour dell’Andalusia.
Si tratta di un palazzo-fortezza composto da più edifici che sovrasta Granada dalla cima di un colle, regalando ai visitatori una vista meravigliosa sulla città e la Sierra Nevada.
Costruita nell’XI secolo, divenne il capolavoro architettonico che tutti conosciamo tra il XIII e il XIV secolo quando passò sotto il controllo dei sovrani Nasridi.
Visitare l’Alhambra di Granada richiede diverse ore, per cui mettete in conto mezza giornata. Essendo inoltre uno dei siti più visitati di Spagna, è consigliabile prenotare con anticipo la visita scegliendo giorno e orario sul portale ufficiale.
Il biglietto generale, che consente di accedere alle varie sezioni del palazzo, costa 19 € e l’orario di accesso è VINCOLANTE solo per i Palazzi Nasridi; che sono anche la parte più bella del complesso.
Il complesso palaziale è infatti composto da 4 sezioni principali:
- Alcazaba: la cittadella è la parte più antica e offre ai visitatori una vista aperta sui quartieri di Albaycin e Sacromonte.
- Palacios Nazaries: i Palazzi Nasridi sono un insieme di tre palazzi (Mexuar, Serallo e Harem) che presentano una cura maniacale del dettaglio. Tutto, dalle iscrizioni arabe intarsiate, le ceramiche colorate, gli archi e le decorazioni, merita di essere visto con attenzione.
- Palacio de Carlos V: un palazzo in controtendenza con le altre architetture dell’Alhambra, più austero. Si presenta con una pianta rotonda, un cortile circolare di 32 colonne disposte su due livelli e uno stile rinascimentale.
- Generlife: la residenza estiva dei sovrani Nasridi ma anche un’esplosione di verde che non lascia indifferenti. Sorge alla fine del percorso di visita e si affaccia sul palazzo-fortezza.
Realejo, il quartiere ebraico
Uscendo dall’Alhambra si entra, dopo una breve passeggiata in discesa, nel quartiere ebraico (juderia) di Granada: il Realejo. Un intreccio di vicoli su cui affacciano provocanti murales di El Niño, che ha assunto l’aspetto attuale dopo il 1492, ovvero dopo la riconquista cattolica della città.
Oggi il Realejo è la zona delle tapas di Granada.
Carrera del Darro
Chiudiamo l’esplorazione di Granada con una passeggiata considerata fra le più romantiche al mondo, la Carrera del Darro.
Si tratta di un percorso lungofiume (il Rio Darro) che collega Paseo de los Tristes e Plaza Nueva e unisce storia, architettura e natura.
Ne abbiamo percorso un tratto prima di addentrarci nell’Albaycin fiancheggiando edifici del XVI secolo, case in stile arabo e siti turistici come il Bañuelo o la Chiesa di Santa Ana e oltrepassando due dei quattro ponti dei 13 originari (Ponte di Cabrera e Ponte di Espinosa, fatti di mattoni e pietra) sul Fiume Darro rimasti.
Altre cose da vedere a Granada
- Monastero de la Cartuja: un monastero certosino tra i più belli del Paese situato 3 chilometri a nord del centro di Granada. Costruito all’inizio del Cinquecento, comprende una chiesa, un sagrario e una sacrestia.
- Huerta de San Vincente: la casa estiva di Federico Garcia Lorca, celebre poeta e drammaturgo andaluso. Situata a ovest del centro, la residenza estiva è stata restaurata e trasformata in un museo, circondato da un parco che è diventato il roseto più grande d’Europa.
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