Due giorni a Palermo fra Chiese, mercati, murales e street food
Colorata, vivace, piena di contrasti. Un tripudio di Chiese che vanno dall’arabo-normanno al barocco, dal medievale al bizantino, dal gotico al rinascimento. Di murales che riqualificano zone degradate del centro. Di mercati che travolgono i visitatori con le abbanniate dei venditori e il profumo del cibo di strada.
Palermo, capoluogo della Sicilia e Capitale Italiana della Cultura 2018, è una città affascinante e piena di contraddizioni che attrae per il clima, il cibo, l’arte e la storia; ma anche la posizione strategica che consente di raggiungere facilmente alcune delle località più belle della regione.
Di cose da vedere ce ne sono tante. Abbiamo scritto questa mini guida basandoci sulla nostra recente esperienza e l’abbiamo divisa per quartiere per rendere l’itinerario più facile da seguire. Ecco, quindi, cosa vedere a Palermo se si hanno due giorni a disposizione!
Cosa vedere nel quartiere Albergheria-Ballarò
Il centro storico di Palermo ruota attorno a quattro quartieri storici (Albergheria-Ballarò, Kalsa, Capo e Vucciria), due strade principali (Via Vittorio Emanuele e Via Maqueda) e una piazza (i Quattro Canti) che fa da punto di collegamento e consente di entrare/uscire da un rione all’altro. Quelle che trovate di seguito sono le attrazioni da non perdere nell’Albergheria-Ballarò di Palermo.
Quattro Canti
Piazza Villena, all’incrocio fra Via Vittorio Emanuele e Via Maqueda, è il centro del centro di Palermo. Meglio nota come Quattro Canti, ma anche soprannominata Ottagono del Sole o Teatro della Città per la forma ottagonale e i giochi di luce che nelle ore diurne la illuminano in ogni cantone; rappresenta il punto di partenza ideale per conoscere le varie sfaccettature del capoluogo siciliano.
Ma anche un modo per imparare la storia di Palermo. Su ogni lato, infatti, si trovano 4 elementi che attirano l’attenzione di chi guarda: una fontana, a rappresentare i fiumi che anticamente bagnavano la città, un’allegoria, dedicata a una delle stagioni, la statua di uno dei sovrani spagnoli che l’hanno governata e la statua delle Sante protettrici.
Palazzo Reale o dei Normanni
Palazzo dei Normanni non può mancare nella lista delle cose da vedere a Palermo. Oggi sede dell’Assemblea regionale siciliana, è la più antica residenza reale d’Europa e in passato è stata la dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, la sede imperiale di Federico II e quella del Parlamento siciliano.
Situato nella parte più alta dell’Albergheria, al fianco di Porta Nuova, un tempo la più importante via d’accesso via terra a Palermo, e inserito nella lista dei siti italiani Patrimonio UNESCO, Palazzo dei Normanni merita attenzione per l’enorme valore storico, artistico e religioso.
Visitarlo costa € 14,50 e dà accesso agli Appartamenti Reali, i cui diversi stili testimoniano le diverse dinastie che si sono alternate al governo del palazzo, e alla Cappella Palatina, una meravigliosa basilica bizantina a tre navate che da sola vale il viaggio a Palermo.
Mercato di Ballarò
Ballarò è il suq (mercato) dell’omonimo quartiere, uno dei più animati ma anche uno dei più antichi – se ne parlava già nei diari di un viaggiatore arabo del X secolo -, un intreccio di strade ricolme di banchi di carne, pesce, frutta e verdura, frutta secca e formaggi.
Il mercato di Ballarò è un’istituzione a Palermo. Lasciatevi stordire dalle grida di venditori a cui sembra non mancare mai il fiato e perdetevi tra i suoi banchi da lunedì a sabato h 08-20, domenica fino alle h 15.
Chiesa di San Giuseppe dei Teatini
La sua cupola giallo-verde svetta sulla piazza dei Quattro Canti e come un faro nella notte traccia la rotta dei visitatori che si sono persi nei vicoli del centro. San Giuseppe dei Teatini è una delle numerose chiese di Palermo, una delle poche – fra le più importanti – a essere a ingresso libero. Se l’esterno è monumentale, l’interno è maestoso con una ripartizione in tre navate sovrastate da una meravigliosa cupola affrescata.
Chiesa del Gesù
La Chiesa del Gesù, nota anche come Casa Professa, si trova in Piazza Casa Professa ed è una delle più importanti chiese barocche della Sicilia. L’ingresso alla navata centrale è gratuito mentre per ammirare le navate e le cappelle laterali è richiesto il pagamento di 1,00 €.
Un contributo simbolico per ammirare la bellezza della chiesa che non ti aspetteresti di trovare nell’Albergheria! La facciata semplice e austera, infatti, inganna il visitatore che una volta varcata la soglia principale resta basito di fronte all’opulenza delle decorazioni interne.
Street Art a Ballarò
A Ballarò i capolavori di artisti di fama nazionale e internazionale aumentano di anno in anno e stanno dando un volto nuovo alle aree più degradate del centro. Fra quelli da non perdere vi segnaliamo:
- San Benedetto il Moro di Scalisi Palminteri in Via Ballarò 1
- Viva Santa Rosalia di Igor Scalisi in Via dei Benedettini
- Colibrì che spinge un masso di Andrea Buglisi in Via Luigi Villanueva
- Faces are places di Alessandro Bazan in Corso Tukory 205
- Turbo Ballarò di Fulvio di Piazza in Via Porta Sant’Agata 4
- Franco Franchi di CrazyOne in Via Mongitore
Cosa vedere nel quartiere Kalsa
La Kalsa non è solo uno dei quartieri storici di Palermo, ma anche uno dei più complessi e ricchi di cose da vedere, nonché l’anima araba della città. Parchi, piazze, laboratori artigiani, chioschi sul mare, chiese, locali e vita notturna: qui le attrazioni non mancano! Ecco quelle che vi consigliamo di segnare in agenda se avete intenzione di trascorrere un weekend a Palermo:
Piazza e Fontana Pretoria
A due passi dai Quattro Canti, fra Via Maqueda e Via Vittorio Emanuele, si trovano Piazza Pretoria e l’omonima fontana. Una splendida piazza e una monumentale fontana rinascimentale, circondate da chiese e palazzi nobiliari, soprannominate “della Vergogna” dalle monache un tempo residenti nel chiostro di Santa Caterina per la nudità delle statue che la circondano.
Chiesa della Martorana e San Cataldo
In Piazza Bellini a Palermo, di fronte alla Chiesa di Santa Caterina, sorgono due delle chiese più belle e famose di Palermo: la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, nota come “La Martorana“, e la Chiesa di San Cataldo. Arabo-normanna la prima, romanica la seconda.
Visitare le due chiese ha un costo totale di 4,00 € (2,00 € ciascun sito) e permette di ammirare, da un lato, il Cristo Pantocratore e i mosaici bizantini fra i più antichi della Sicilia della Martorana, dall’altro le piastrelle colorate del pavimento in marmo di San Cataldo; oltreché le cupole rosse arabeggianti, che si ritrovano anche nella Chiesa di San Giovanni dei Teatini nel quartiere di Ballarò.
Chiesa di Santa Caterina
Ormai lo avrete capito, le chiese occupano una posizione di spicco nella lista di cosa vedere a Palermo. Dopo la Martorana e San Cataldo, sempre in piazza Bellini, concludete la visita del trittico religioso con la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria.
Ne vale la pena per 3 motivi: gli interni ricchi di decorazioni, le terrazze panoramiche che offrono una vista a tutto tondo sui tetti di Palermo, il chiostro che oggi ospita una delle pasticcerie più buone della città ma che un tempo era il luogo abitato dalle monache di uno dei monasteri palermitani più prestigiosi.
Visitare Chiesa e Terrazze ha un costo di 7,00 €. Grazie a Restart Palermo fino al 28 agosto è però possibile visitarli al costo di 3,00 € l’uno tutti i venerdì e sabato di luglio e agosto dalle 19:00 alle 24:00. Andateci al tramonto per godere appieno della vista spettacolare sulla città!
Chiesa di Santa Maria dello Spasimo
Lo Spasimo di Palermo è una delle chiese più antiche della città. Viene usata come teatro all’aperto e colpisce il visitatore non soltanto per la sua imponenza ma anche e soprattutto per la mancanza del tetto che, nel nostro caso, ha riportato subito alla mente l’Abbazia di San Galgano in Toscana.
Murales d’autore
Una galleria d’arte a cielo aperto si nasconde nei dintorni dello Spasimo. Si tratta di murales realizzati negli ultimi anni grazie a Pangrel, il progetto voluto dalla Fondazione Federico II con il Dipartimento dei Beni Culturali e altre istituzioni locali per recuperare uno dei quartieri più antichi della città.
Tre dei principali sono in Piazza Ventimiglia, di fronte all’Oratorio dei Bianchi:
• Federico II con il suo cavallo di Camilla Falsini
• Il Trionfo della Morte di Mbre fats
• Bakhita di Roske e Loste (due street artist palermitani)
Cosa vedere nel quartiere Vucciria
La cose da vedere nel quartiere Vucciria a Palermo ruotano per lo più intorno alla piazza dello storico mercato che dà il nome al rione: la Vucciria. I pochi banchi di frutta e verdura oggi rimasti incontrano la freschezza dei prodotti del mare provenienti dal lungomare della Cala e il colore dei murales che segnano le pareti di edifici bombardati durante la II guerra mondiale.
Piazza San Domenico
Affacciata su Via Roma, Piazza San Domenico è una delle porte di accesso alla Vucciria e prende il nome dall’omonima basilica di San Domenico; una struttura religiosa imponente, eletta a Pantheon di Palermo dagli uomini di Sicilia, che occupa interamente il lato più a sud della piazza.
Di fronte alla Chiesa e nel centro della piazza, impossibile non notare la Colonna dell’Immacolata, circondata alla base dalle figure dei quattro arcangeli e sovrastata sulla cima dall’icona della Madonna.
Mercato della Vucciria
Piazza Caracciolo è il cuore pulsante del mercato della Vucciria, o per meglio dire di quello che ne è rimasto. Del tradizionale mercato, infatti, oggi sono presenti soltanto pochi banchi di frutta e verdura, pesce fresco e cibo di strada. Tutt’intorno qualche ristorante alla buona in cui fare tappa e murales colorati da fotografare.
Murales di Piazza Garraffaello
Il lato creativo della Vucciria trova la sua massima espressione tra la zona del mercato e Piazza Garraffaello, uno slargo fatiscente che lascia attonito il visitatore di fronte ai resti di palazzi bombardati durante la II Guerra Mondiale. Arte di strada e storia si sono incontrate ridando colore ad un quadro di case sventrate.
Continuando a camminare per le strade della Vucciria, verso il lungomare, si incontra uno dei murales più suggestivi e ricchi di significato di tutta la città: il murale in memoria di Falcone e Borsellino, realizzato dai palermitani Rosk e Loste, che si affaccia imponente sulla passeggiata della Cala.
Cosa vedere nel quartiere Capo
Impossibile lasciare Palermo senza aver visitato le due anime del quartiere Capo: la Cattedrale di Maria Santissima Assunta a sud-ovest e il Teatro Massimo a nord-est.
Cattedrale di Palermo
La Cattedrale di Palermo è la Chiesa di Maria S.S. Assunta. Situata in Via Vittorio Emanuele, a poca distanza da Palazzo Reale, è un enorme edificio religioso la cui costruzione è stata completata nel 1185; sulle ceneri di una basilica cristiana trasformata in moschea dai Saraceni e poi riconvertita al cristianesimo dai Normanni.
Da fuori la Cattedrale di Palermo è una Chiesa enorme e meravigliosa, composta da vari stili architettonici (gotico, barocco, arabo-normanno) che si fondono insieme armoniosamente e che a una prima occhiata sembrerebbe quasi un castello. L’interno, in stile neoclassico e abbastanza spoglio di decorazioni, ospita le tombe dei reali di Sicilia e di Santa Rosalia, la patrona di Palermo.
Se visitare l’interno della chiesa è gratuito, la visita dei tetti è a pagamento. Costa 7,00 € e consente di salire sulla cima della Cattedrale e ammirare la città dall’alto.
Mosaici di Piazza Sett’Angeli
Piazza Sett’Angeli si trova nelle immediate vicinanze della Cattedrale. Prende il nome da un antico monastero intitolato ai Sette Angeli e vale la pena farvi tappa perché scavi effettuati all’inizio del Duemila, ad appena un metro di profondità hanno riportato alla luce i resti di una domus romana del I-II secolo d. C. con pavimentazione a mosaico.
I mosaici di Piazza Sett’Angeli sono protetti da una teca di vetro, nascondono – ancora più in profondità – i resti di un’antica Neapoli punica e sono una delle cose da vedere gratis durante un viaggio a Palermo.
Teatro Massimo
Teatro più grande d’Italia e terzo teatro più grande d’Europa, il Teatro Massimo è uno dei simboli di Palermo. Inaugurato nel 1897 sulle note del Falstaff di Giuseppe Verdi, in stile neoclassico l’esterno e liberty l’interno, il Massimo è un teatro lirico con platea a ferro di cavallo e una volta costituita da finestre dipinte che facilitano la circolazione dell’aria e mantengono l’ambiente fresco.
Aperto tutti i giorni dalle 09:30 alle 17:30, visitarlo solitamente ha un costo di 8,00 € a persona. Grazie a Restart Palermo siamo riusciti a visitarlo in orario serale (dalle 19:00 alle 24:00) pagando 3,00 € a testa. Un’occasione da non lasciarsi sfuggire (fino al 28 agosto 2021)!
Mercato del Capo
Rione che vai, mercato che trovi! E così anche il Capo non poteva non avere il suo mercato storico che, non a caso, prende il nome dello stesso quartiere in cui si trova. Visitabile tutti i giorni dalle 07:00 alle 20:00, il mercoledì e la domenica fino alle 13:00, è pieno di bancarelle di cibo incastonate fra le chiese barocche dell’antico quartiere arabo degli Schiavoni (altrimenti noto anche come Seralcadio).
A farla da padrone qui sono i banchi del pesce, quello fresco appena pescato, e i profumi dello street food.
Come raggiungere Palermo dall’aeroporto
Chiudiamo l’articolo con un po’ di informazioni pratiche su come arrivare, cosa mangiare e dove dormire.
Raggiungere Palermo dall’aeroporto Falcone-Borsellino è più semplice di quanto si possa pensare. A seconda delle proprie esigenze, infatti, è possibile scegliere tra noleggio auto, taxi, autobus e treno.
Avendo solo due giorni a disposizione per visitare Palermo, abbiamo optato per i mezzi pubblici e ci siamo affidati a Omio per pianificare lo spostamento in treno da/per l’aeroporto. In un’ora di tempo e senza neanche mettere il naso fuori da Punta Raisi, al costo di 5,80 € a testa, siamo arrivati dritti in centro.
Scesi a Palazzo Reale Orleans, la fermata immediatamente prima della Stazione Centrale, in 10 minuti a piedi abbiamo attraversato il quartiere Albergheria-Ballarò e raggiunto il B&B.
Consigli su dove dormire a Palermo
Il centro è la zona migliore dove dormire a Palermo. Alloggiare nei rioni storici permette di essere vicino alle principali attrazioni e di raggiungerle comodamente a piedi, senza il bisogno di prendere la macchina o i mezzi pubblici.
La struttura in cui abbiamo pernottato è il B&B Abbanniata in Via Rua Formaggi, nell’Albergheria; un bed and breakfast recentemente ristrutturato a pochi passi dallo storico mercato, la Chiesa del Gesù e i Quattro Canti. Costo di 2 notti in camera doppia senza colazione e con self check-in: 112,00 €.
Consigli su cosa mangiare a Palermo
Scegliere cosa e dove mangiare a Palermo non sarà un problema. Le specialità della cucina palermitana e siciliana sono molteplici e in grado di accontentare i gusti di tutti, onnivori e vegetariani. Così come le diverse proposte di cibo di strada – Palermo è una delle città più famose al mondo per lo street food – incontrano le esigenze di chi vuole spendere poco.
A voi la lista dei piatti tipici da provare e a questo link un video con la nostra esperienza:
- Pane, panelle e crocchè
- Pane cà meusa (con la milza)
- Stigghiole
- Cannoli ripieni di ricotta fresca e gocce di cioccolato
- Cassata siciliana (classica e/o al forno)
- Brioche col cappuccio ripiena di gelato
- Granita siciliana
- Gello di melone
- Arancine di riso (sì perché a Palermo l’arancina è femmina!)
- Caponata di melanzane
- Frittura di pesce fresco
- Cous cous di mare e/o vegetariano
Altre cose da vedere a Palermo e dintorni
Le cose da vedere a Palermo e dintorni sono davvero tante ed esaurirle tutte in soli due giorni è impossibile, per questo vi lasciamo con un elenco di cose da aggiungere all’itinerario se avete più tempo a disposizione.
- Duomo di Monreale
- Tesori della Loggia
- Cittadella Giudiziaria
- Catacombe dei Cappuccini
- Necropoli Punica
- Palazzina Cinese
- Palazzo della Zisa
- Teatro Politeama
- Spiaggia di Mondello
- Isola delle Femmine
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*Post in collaborazione con Omio