Se vi state chiedendo se valga la pena organizzare un viaggio di un giorno a Ravenna, la risposta è sì! Ogni attimo trascorso in questa città romagnola, dalle chiese in mattoni rossi e la pavimentazione acciottolata, sarà ripagato da un tuffo nella storia e nell’arte.
Ravenna, infatti, non solo è stata per tre volte capitale di tre imperi diversi – Romano d’Occidente (402 – 476 d.C.), Ostrogoto (493 a- 540 d.C.) ed Esarcato Bizantino (584 – 751 d.C.), che hanno dato alla luce i monumenti paleocristiani inseriti dall’UNESCO nella lista dei siti italiani Patrimonio dell’Umanità nel 1996.
Ma anche rifugio di Dante Alighieri negli ultimi anni del suo esilio. Qui il Sommo Poeta ha finito di scrivere la Divina Commedia, qui ha preso ispirazione dalla Pineta di Classe per rappresentare la selva «spessa e viva» del Paradiso terrestre.
Nonché terreno fertile per artisti di strada chiamati dall’Associazione Culturale Indastria a riempire di colore mura e palazzi della città.
Se vi abbiamo incuriosito continuate a leggere per scoprire cosa vedere a Ravenna in un giorno tra mosaici, Dante e murales.
Indice dei contenuti
Cosa vedere a Ravenna in un giorno: mosaici
Il nostro tour di un giorno alla scoperta di Ravenna non può che iniziare dai mosaici; le tesserine colorate, realizzate con un tecnica particolare che dà vita a suggestivi effetti di luce, che hanno reso la città famosa nel Mondo e le sono valse il titolo di Capitale del Mosaico.
I monumenti di Ravenna che custodiscono i mosaici bizantini inseriti nella lista UNESCO sono otto; sei si trovano nel centro storico, uno alle porte del centro e l’altro nella vicina frazione di Classe. Cinque sono visitabili con un biglietto cumulativo acquistabile online sul sito di Ravenna Mosaici al costo di 12,50 € oppure in loco nelle biglietterie fisiche.
Facendo il biglietto online riceverete un’email con allegato da mostrare direttamente dallo smartphone ad ogni ingresso (non serve stamparlo).
I siti inclusi nel ticket cumulativo sono: il Battistero Neoniano e la Cappella Arcivescovile di Sant’Andrea, la Basilica di San Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Quelli esclusi: il Battistero degli Ariani (ticket 2,00 €), il Mausoleo di Teodorico (ticket 4,00 €) e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe (ticket 5,00 €).
La spesa complessiva per visitare gli 8 siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO è di 21,50 € a persona.
Monumenti inclusi nel biglietto cumulativo
Battistero Neoniano e Cappella di Sant’Andrea
Il Battistero Neoniano (o degli Ortodossi) e la Cappella Arcivescovile di Sant’Andrea sono i primi siti che abbiamo incontrato entrando a Ravenna.
Si trovano entrambe accanto al Duomo, intitolato alla Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, circondati da un piccolo giardino, e fanno da apripista allo spettacolo dei mosaici bizantini di cui a Ravenna non si può che fare incetta.
Il Battistero Neoniano è l’edificio battesimale meglio conservato al mondo. Di forma ottagonale, stupisce il visitatore con le luci e i colori della cupola; dominata al centro dalla scena del Battesimo di Gesù.
La Cappella di Sant’Andrea è l’unico monumento ortodosso costruito durante il Regno di Teodorico. Si trova al 1° piano del Museo Arcivescovile e rappresenta un esempio unico di cappella paleocristiana che nei mosaici glorifica le figure di Cristo, gli apostoli, i martiri e gli evangelisti.
Da non perdere, sullo stesso piano, l’opera musiva dell’atrio – che rappresenta il Cristo Guerriero nell’atto di schiacciare le belve dell’eresia e la Cattedra di Massimiano minuziosamente lavorata in avorio.
NB. Se viaggiate con un passeggino sappiate che il Museo Arcivescovile e Cappella di Sant’Andrea è privo di ascensore, preparatevi quindi a salire le scale con bimbæ in collo o passeggino sotto al braccio.
Basilica di San Vitale e Mausoleo di Galla Placidia
La Basilica di San Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia sono vicini e circondati da uno splendido prato verde. Come gli altri monumenti paleocristiani di Ravenna a una prima occhiata ingannano con l’aspetto austero delle facciate in mattoni e lasciano senza parole varcata la soglia d’ingresso.
La Basilica di San Vitale colpisce in tutto e per tutto: nei pavimenti, nella cupola affrescata, nei mosaici del presbiterio e nel labirinto di fronte all’altare che simboleggia il percorso di purificazione necessario per liberarsi dai peccati.
Il Mausoleo di Galla Placidia è l’unico che, appena entrata, ha smosso nella mia testa i ricordi della gita scolastica di V° elementare. Galeotto il cielo stellato della cupola centrale, inconfondibile con i mosaici blu e dorati perfettamente conservati.
Mi sbilancio dicendo che questi due siti custodiscono le opere musive più belle di Ravenna e come tali sono imperdibili!
NB. Il Mausoleo di Galla Placidia è visitabile solo su prenotazione per un tempo massimo di 5 minuti. Mentre per gli altri siti al momento dell’acquisto del biglietto basta indicare il giorno di visita, per il Mausoleo di Galla Placidia e il Battistero Neoniano è necessario scegliere giorno e ora.
Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
Anche in questo caso, vista dall’esterno la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo si presenta come una chiesa piuttosto semplice e modesta. All’interno nasconde invece il più grande ciclo di mosaici del mondo.
Realizzata da Teodorico, Re dei Goti, accanto al suo palazzo, ripropone su entrambe i lati della navata centrale e per tutta la sua lunghezza uno splendido ciclo di mosaici con 26 scene della vita di Cristo.
NB. Da non confondere con la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, che si trova fuori dal centro storico 8 km a sud di Ravenna.
Monumenti non inclusi nel biglietto cumulativo
Battistero degli Ariani
Il Battistero degli Ariani era il battistero della Chiesa dello Spirito Santo e fu costruito sotto il Regno di Teodorico nel V secolo d.C.
Di pianta ottagonale, con una lastra di marmo al centro che sostituisce la vasca battesimale, ripropone nei mosaici della cupola il Battesimo di Cristo con Giovanni Battista e la colomba.
Locato nel centro di Ravenna, in Piazzetta degli Ariani, ma escluso dal biglietto cumulativo, è visitabile al costo di 2,00 € a persona tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 e nei festivi anche dalle 14:00 alle 17:00.
Basilica di Sant’Apollinare in Classe
La Basilica di Sant’Apollinare in Classe, da non confondere con le Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, si trova pochi chilometri a sud di Ravenna (nella frazione di Classe). Inserita nella lista dell’UNESCO, si riconosce da lontano per il caratteristico campanile di forma cilindrica.
Nata per ospitare le spoglie di Apollinare, Santo patrono della città, e consacrata nel 549 d.C., è stata definita il più grande esempio di basilica paleocristiana oggi conosciuta grazie agli splendidi mosaici policromi dell’abside e agli antichi sarcofagi in marmo. Costo del biglietto 5,00 € a persona.
Mausoleo di Teodorico
Leggermente decentrato dal cuore di Ravenna, sul terreno in cui un tempo sorgeva una necropoli, il Mausoleo di Teodorico è il monumento funerario più importante del Regno Ostrogoto.
Realizzato in pietra d’Aurisina e a pianta decagonale, il Mausoleo di Teodorico è l’unico degli otto siti UNESCO di Ravenna che non ha all’interno i mosaici bensì una vasca in porfido rosso che conteneva le spoglie di Teodorico; poi rimosse durante la dominazione bizantina. Costo del biglietto 4,00 € a persona.
NB. Una volta visitato il Mausoleo di Teodorico vale la pena fermarsi nel Parco circostante per una passeggiata, un pic-nic, momenti di relax o di gioco per i bambini. Nelle vicinanze, inoltre, c’è la Darsena di Ravenna; il punto ideale per dedicarsi a un tour della street art.
Cosa vedere a Ravenna in un giorno: street art
Tutti conoscono Ravenna per i mosaici, non tutti però sanno che negli ultimi anni Ravenna è diventata famosa anche per un altro tipo di arte: l’arte urbana.
Grazie a Subsidenze Festival le mura e le saracinesche del centro storico, i palazzi della Darsena e l’area intorno allo stadio hanno iniziato a riempirsi di murales realizzati da artisti di fama internazionale.
Kobra, Millo, Zed1, Ericailcane, Pixel Pancho, Camilla Falsini, Jim Avignon, Blub e Invader sono solo alcuni degli autori invitati a dare nuova vita a zone di Ravenna diventate un museo a cielo aperto accessibile h 24, 7/7.
Tra le +80 opere realizzate, ve ne segnaliamo cinque; invitandovi però a perdere per le strade di Ravenna e ad individuare, a piedi o in bicicletta, quelle secondo voi imperdibili!
- At the beginning of the journey of our life di Millo in Via Tommaso Gulli (di fronte al parcheggio del Pala de Andrè). Francesco Camillo Giorgino, pugliese, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante (nel 2021) ha raffigurato un Dante e un Virgilio bambini intenti a giocare con oggetti iconici legati al viaggio nell’aldilà.
- The Last Kiss di Pixel Pancho in Via Trieste. Il writer torinese, classe 1984, su una grande parete oggi coperta leggermente dalle piante del viale alberato ritrae l’ultimo bacio di una giovane coppia.
- Dante Alighieri di Kobra in Via Pasolini. Si trova nel cuore di Ravenna, a pochi passi dal Mercato Centrale, l’opera di Carlos Eduardo Fernandes Léo; l’artista brasiliano le cui opere dai colori caleidoscopici sono immediatamente riconoscibili.
- Everyone has his own hell di Zed1 in Via Tommaso Gulli (sulla facciata del palazzo opposta al murales di Millo). L’opera dell’artista molisano ci ricorda che ognuno ha i propri demoni e deve imparare a conviverci.
- La seconda opera di Millo a Ravenna (di cui non siamo riusciti a trovare il titolo) in Via Cassino angolo Via Sighinolfi, nei pressi dello stadio, sulla parete di un istituto tecnico. Il murales ritrae due giovani che sembrano fluttuare sopra la città, connessi tra loro tramite lo smartphone ma “lontani” fisicamente.
Scoprire Ravenna attraverso Dante
Nella lista delle cose da sapere prima di organizzare un viaggio a Ravenna c’è il rapporto che il poeta fiorentino ha stretto con la città emiliana, tanto da trascorrervi gli ultimi anni dell’esilio e trovare ispirazione per ultimare il Purgatorio e la cantica del Paradiso.
Cosa vedere di Dante a Ravenna? Tra i siti a lui dedicati:
- Tomba di Dante e Quadrarco di Braccioforte, visitabili gratuitamente
- Antichi Chiostri Francescani e Museo di Dante
- Murales di Kobra e Blub – L’arte sa nuotare
- Camminando con la Divina Commedia e le 100 targhe dedicate ai canti dell’opera affisse su palazzi, scuole e luoghi storici della Città
- Pineta di Classe, il bosco a cui sembra che il Padre della Lingua Italiana si sia ispirato per la selva del Purgatorio
- Basilica di San Francesco, dove il poeta era solito andare a meditare
Altre cose da vedere a Ravenna e dintorni
La città di Ravenna è di dimensioni piuttosto ridotte e un giorno intero (con pernottamento) è bastato per visitarne le attrazioni principali; dagli antichi mosaici ai moderni murales, passando per i luoghi di Dante.
Ma ci sono altre cose da vedere a Ravenna e fra queste:
- La Basilica di San Francesco e la cripta sommersa dove i pesci rossi sguazzano tra i mosaici del pavimento
- Piazza del Popolo, cuore di Ravenna, da sempre ritrovo della comunità e da sette secoli centro dei palazzi del potere (Comune, Prefettura e Legazione Pontificia)
- La Domus dei Tappeti di Pietra, un complesso abitativo sotterraneo scoperto qualche decennio fa che custodisce un insieme di case databili tra il I e il VI secolo d.C. arricchite da pavimenti in marmo e mosaico. Ingresso 4,00 €
- Mirabilandia, il parco divertimenti più grande della costa adriatica, situato ad appena 13 km a sud di Ravenna
Cosa e dove mangiare a Ravenna
Piadina di romagna con lo squacquerone, crescione farcito, torta d’erbi, cappelletti al ragù, passatelli in brodo: ecco alcuni dei piatti tipici di Ravenna.
Ventiquattro ore in città non sono tante ma abbastanza per fare un salto nel gusto e consigliarvi un paio di posti dove mangiare mentre si visitano i monumenti principali.
Noi abbiamo provato:
- La Piadina del Melarancio (Via IV Novembre, 31): il posto perfetto per un pranzo veloce, economico e gustoso nel centro di Ravenna in cui assaggiare piadina e crescione della tradizione romagnola
- Ristorante Al 45 (Via Paolo Costa, 45): piatti di carne e pesce – visto che Marina di Ravenna dista appena 12 km dal mare, oltre a pizza e pasta fatta in casa, in un locale semplice con tavolini al chiuso e all’aperto, direttamente affacciati sul Battisteri degli Ariani
- L’angolo della piadina (Via Trieste, 115): meritata pausa piadina ripiena di crudo di Parma, squacquerone e rucola dopo una passeggiata tra i murales della Darsena
Ma avremmo voluto provare anche:
- Mercato Centrale: il mercato coperto della città dove fare la spesa e sedersi a tavola per gustare le eccellenze del territorio
- Cà de Vèn: enoteca in stile cantina, aperta all’interno di un palazzo del Quattrocento, di cui abbiamo letto ottime recensioni, che propone piatti e prodotti tipici della cucina romagnola
Dove dormire a Ravenna
QuarantaVasi B&B in Via Podgora n° 40 – Borgo San Rocco, a dieci minuti a piedi dal centro storico di Ravenna e dalle principali attrazioni della città.
Consigliato sia per la posizione, con disponibilità di parcheggi gratuiti nelle immediate vicinanze, che per l’accoglienza e la gentilezza del titolare (Francesco); le camere nuove e la colazione a buffet con torte fatte in casa – che adoro trovare al mattino appena sveglia!
Un plus il giardinetto esterno da sfruttare durante la bella stagione e le biciclette messe a disposizione per esplorare la città e i dintorni sulle due ruote.
NB. Nella nostra camera matrimoniale standard avevamo a disposizione anche un piccolo frigorifero, un lavandino e un forno a microonde comodi per chi viaggia con bambini piccoli per scaldare il latte e/o preparare la pappa.
Qui tutti gli hotel di Ravenna.
Siete alla ricerca di altre idee su Ravenna? Date un’occhiata ai tour proposti da Civitatis, visite guidate per scoprire la città da un punto di vista diverso:
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