Spesso meta di passaggio per gli italiani diretti in Istria, Croazia o Slovenia e per questo ingiustamente sottovalutata, Trieste è una città di confine elegante e piena di storia; crocevia di popoli e intreccio di culture che offre moltissimo a chi le presta attenzione. Le cose da vedere a Trieste in un weekend sono tante e nelle prossime righe le scopriremo insieme, per permettervi di organizzare un fine settimana fatto di storia, cultura e gastronomia.
Visitare Trieste in 48 ore
Piazza Unità d’Italia e Molo Audace
Il nostro a Trieste in un weekend non può che iniziare da Piazza Unita d’Italia – già Piazza San Pietro, Piazza Grande e dal 1918, dopo l’annessione al Regno d’Italia – , una delle piazze più grandi d’Europa, direttamente affacciata sull’alto Adriatico e circondata da maestosi edifici in stile neoclassico, liberty, eclettico e neogotico.
Da sinistra a destra gli occhi corrono sul Palazzo della Luogotenenza austriaca (sede della Prefettura), Palazzo Stratti con lo storico Caffè degli Specchi, Palazzo Modello (sede del Comune), Palazzo Pitteri (il più antico della piazza), Palazzo Vanoli e il Palazzo della Regione che, centrale, con tutta la sua imponenza cattura lo sguardo di chi lo osserva.
Mentre al centro campeggia la Fontana dei Quattro Continenti: un monumento in marmo di metà Settecento che richiama i continenti allora conosciuti (Europa, Asia, Africa e America). E davanti il Molo Audace, una passeggiata a filo acqua del mare che riporta al tempo in cui la Marina Italiana affondò una nave austriaca e utilizzò i suoi resti per realizzare la bussola in bronzo che si trova sulla cima.
Piazza Unità d’Italia e il Molo Audace sono perfetti da vedere in ogni momento della giornata ma innegabilmente affascinati al tramonto, quando una romantica passeggiata vista Golfo di Trieste, Faro della Vittoria e Castello di Miramare riempie gli occhi di gioia – e la notte, quando le luci colorano la piazza e la rendono ancora più bella.
Colle di San Giusto: Castello, Duomo e Monumento ai Caduti
Prendendo come punto di riferimento Piazza Unità d’Italia e addentrandosi lungo i vicoli della città medievale si sale lungo il perimetro delle antiche mura di Trieste, che conduce al Colle di San Giusto; su cui si ergono il Castello, il Duomo e il Monumento ai Caduti.
Realizzato fra la seconda metà del Quattrocento e la prima metà del Seicento, il Castello di San Giusto è stato per molto tempo il cuore della città. Restaurato negli anni duemila e adibito a museo civico, il Castello di San Giusto, dall’alto della sua terrazza rivolta a occidente, regala ai visitatori una meravigliosa vista panoramica sull’Adriatico, il Golfo e la città sottostante. Ticket d’ingresso: 3,00 Euro.
A pochi passi dal Castello, il Duomo di San Giusto. Nato dalla fusione di 2 precedenti basiliche e situato su un’area culturale di epoca romanica, la Cattedrale presenta sulla facciata esterna un rosone gotico in pietra bianca e all’interno splendidi affreschi di scuola veneziana che ne colorano l’abside. Poco più avanti svetta il Monumento ai Caduti: un’opera di Attilio Selva in ricordo ai caduti della Prima Guerra Mondiale, che raffigura 5 uomini in un drammatico conflitto.
Sono tanti gli itinerari che turisti, curiosi e visitatori possono seguire in un weekend a Trieste e nel resto del Carso Triestino. Tante le testimonianze storiche lasciate nel corso del tempo. Ne sono la riprova sia i monumenti fatti costruire nella prima metà del Novecento in ricordo di chi non c’è più, sia quelli restaurati perché niente venisse dimenticato.
Risiera di San Sabba
La Risiera di San Sabba è stato l’unico dei 4 campi di concentramento italiani ad essere dotato di forno crematorio. Nato come risiera sul finire dell’Ottocento, San Sabba fu trasformato in campo di prigionia provvisorio per i militari catturati dopo l’armistizio del ’43; campo di detenzione di polizia, campo di transito per gli ebrei destinati ad Auschwitz e lager satellite della Germania nazista, campo di eliminazione per antifascisti e partigiani.
Situato a pochi chilometri dal centro di Trieste e facilmente raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici, la Risiera di San Sabba è una tappa moralmente obbligata per chi viaggia per scoprire e acquisire consapevolezza di un passato fin troppo vicino. L’ingresso al campo di concentramento è gratuito; il noleggio dell’audio-guida costa 2,00 €.
Scala dei Giganti
Basta percorrere il perimetro esterno del castello di San Giusto per trovarsi di fronte alla Scala dei Giganti; opera monumentale del primo Novecento progettata dagli architetti Giovanni e Arduino Berlam ed ex fontana a cascata, che sormonta la galleria Sandrinelli: un passaggio tra archi, nicchie e ponti, conduce direttamente nel Borgo teresiano.
Borgo Teresiano: Canal Grande, San Spiridione e Ponte Rosso
Il Borgo Teresiano è uno dei quartieri più affascinanti di Trieste. Voluto dall’allora imperatore d’Austria Carlo VI, riunisce al proprio interno chiese, templi – impossibile non notare il tempio serbo-ortodosso di San Spiridione -, il Canal Grande che sfocia direttamente nell’Adriatico e la statua di James Joyce, lo scrittore irlandese che proprio nel capoluogo friulano ha trovato ispirazione per la stesura di alcuni suoi capolavori.
Tergeste e il Teatro Romano
Gli scavi del Novecento hanno portato alla luce quel che rimane di Tergeste, la colonia romana che si estendeva fra le Rive e il Colle di San Giusto. Oltre ai resti della cinta muraria, visibili fra il Duomo e il Castello di San Giusto, una delle opere più rappresentative dell’epoca romana a Trieste è il Teatro Romano. Situato fuori dalle mure tardo repubblicane di Tergeste e risalente al periodo augusteo, l’anfiteatro si presenta in tutto il suo splendore e perfettamente conservato agli occhi dei passanti di Via del Teatro Romano.
Guardandolo la mente va veloce e fa un salto indietro nel tempo, quando sulle gradinate sedevano oltre 6.000 spettatori.
Caffè storici di Trieste
C’è un legame molto stretto fra Trieste, i caffè storici e i letterati che nel corso degli anni proprio lì hanno trovato rifugio per realizzare le loro opere più importanti.
Da James Joyce, che sulle sedie del Caffè Pirona (purtroppo attualmente chiuso) ha scritto pagine dell’Ulisse e Gente di Dublino, a Umberto Saba, che ha definito la sua Trieste città dalla “scontrosa grazie, come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore”; passando per Italo Svevo, Stendhal ed Hemingway.
Trascorrere a Trieste un weekend significa anche fare una scorpacciata di cultura sorseggiando una tazza di caffè in uno dei locali più famosi; dal Caffè degli Specchi in Piazza Unità d’Italia al Caffè Tommaseo a pochi passi dal Molo Audace, dal Caffè Torinese al Caffè San Marco: non avrete che l’imbarazzo della scelta!
Castello di Miramare
Quando si parla di Trieste, non si può non pensare al Castello di Miramare. Situato a circa 8 chilometri dalla città, circondato da un parco rigoglioso e adagiato su un promontorio a strapiombo sul mare, Miramare abbaglia gli occhi di chi lo guarda con il suo bianco candore.
“Nido d’amore costruito in vano”, come ha scritto Carducci nell’omonima poesia, per volontà di Massimiliano d’Asburgo, che voleva andarvi a vivere insieme alla consorte Carlotta del Belgio – prima di morire tragicamente fucilato in Messico -, il Castello di Miramare unisce lo stile eclettico a elementi gotici, rinascimentali e medievali. Museo statale visitabile gratuitamente ogni prima domenica del mese, al primo piano custodisce gli appartamenti nobiliari di Carlotta e Massimiliano – che sono rimasti intatti dagli anni della sua costruzione.
Faro della Vittoria
Punto di riferimento per i navigatori, il Faro della Vittoria si erge maestoso e in tutta la sua imponenza sul Poggio di Gretta a Trieste, pochi chilometri a ovest dal centro città. Riaperto proprio nelle ultime settimane e costruito negli anni ’20 in ricordo ai caduti della Grande Guerra, il faro è visitabile gratuitamente ogni fine settimana dal 31 marzo al 04 novembre 2018 e con i suoi 60 metri d’altezza regala una vista mozzafiato sul Golfo, la città e il paesaggio circostante.
Fine settimana a Trieste: dove dormire e cosa mangiare
Nonostante le cose da vedere in un weekend a Trieste siano tante, il capoluogo del FVG è una città raccolta che si gira facilmente a piedi. In centro i parcheggi sono tutti a pagamento, l’ideale quindi è riuscire a trovare una struttura ricettiva dotata di posto auto in cui lasciare la macchina. Il consiglio spassionato, che per me vale sempre in ogni viaggio, è scoprire la città passo dopo passo.
Dove dormire a Trieste
Durante la nostra permanenza a Trieste in un weekend abbiamo soggiornato presso l’appartamento Holidays in Trieste di Luigi ed Elisa. Un grazioso trilocale a 2 km dal centro storico ristrutturato, pulito e curato nei minimi dettagli. Ad accoglierci abbiamo trovato due persone gentili e disponibili che non si sono risparmiate nel darci consigli, suggerimenti e materiale informativo. Se decidete di trascorrere un weekend a Trieste, non posso che consigliarvi di contattarli: non ve ne pentirete! Costo del pernottamento: 60,00 € a notte.
Dove mangiare a Trieste
Trieste è una città di confine che risente molto dell’influsso della cucina austriaca, slovena e croata. Spazio sia a pesce che a carne: dal goulasch alla jota (minestra a base di fagioli, crauti, patate e cotenna di maiale), dal prosciutto cotto caldo triestino ai fusi istriani con sugo di pesce, dai ćevapčići (salsicce speziate) al bollito di maiale con senape.
Lasciate un attimo da parte strudel e sacher torte e preparatevi ad assaggiare presniz e putizza, i dolci delle feste triestini: all’interno un goloso ripieno a base di noci, cioccolato, pinoli, uvetta e rhum; all’esterno un croccante strato di pasta sfoglia o un morbido impasto tipo pan brioche. Se siete curiosi di provarli, vi consigliamo la pasticceria i “Dolci di Fulvio” di Via Vittorino da Feltre.