Il David di Michelangelo è tornato a casa, fra le cave di marmo bianco che gli hanno i dati natali, grazie al murale di Kobra; lo street artist brasiliano chiamato a realizzare l’opera. Nato da un blocco di pregiato marmo bianco di Carrara nei primi anni del Cinquecento e custodito presso la Galleria dell’Accademia a Firenze, il David di Michelangelo oggi campeggia, in un caleidoscopio di colori, sulla parete della Cava Corsi nel cuore delle Apuane.
Siamo riusciti a vedere il murale di Kobra durante una visita guidata organizzata dall’Ufficio Turistico della Provincia di Massa-Carrara. È stata un’esperienza emozionante, una gita fuori porta a una manciata di chilometri da casa, e in questo articolo vi raccontiamo le 10 cose che abbiamo scoperto.
10 cose da sapere sul murale di Kobra
1. Eduardo Kobra è un artista di San Paolo che realizza opere imponenti e colorate incentrate su tematiche importanti quali il riscaldamento globale, la guerra, la deforestazione, l’inquinamento attraverso una combinazione di tecniche che comprendono l’aerografo, gli spray e la pittura con i pennelli.
2. Per la prima volta, Kobra ha “dipinto” su pietra sfidando il bianco candido delle cave di marmo e riproducendo un dettaglio del David di Michelangelo – la testa – con la tecnica del caleidoscopio: colori accesi – rossi, gialli verdi e blu – magistralmente accostati a geometrie dalle forme più disparate.
3. Il murale è nato dalla collaborazione fra Sky Arte e Comune di Massa, per non scontentare nessuno degli abitanti della Provincia, si trova esattamente a metà fra Massa e Carrara. Quando vi troverete al suo cospetto non dimenticatevi di guardare in alto, il puntino rosso sopra la testa del David segna la linea di confine fra le due città.
4. Ci troviamo all’interno della cava Gualtiero Corsi, a 800 metri d’altezza s.l.m., nel cuore delle Alpi Apuane e la vista che si presenta davanti ai nostri occhi è meravigliosa. Gli occhi corrono veloci da sinistra a destra, dal mare ai monti; dall’alto Tirreno alle Apuane.
5. Dalla terrazza sopra il muro dipinto, nei giorni di cielo terso, si vedono la costa versiliese e le isole dell’arcipelago toscano – Capraia ed Elba -, il Golfo dei Poeti – Portovenere, Palmaria, Tino e Tinetto -, lo spettacolo delle Apuane e gli imponenti blocchi di marmo del bacino di Gioia.
6. Kobra è abituato a dipingere su superfici molto grandi. Pensate che, anche se non sembra, la parete su cui troneggia il murale di Kobra è alta 11 metri; mentre il David originale non supera i 3 metri di altezza. Sarebbe stato “semplice” riprodurlo fedelmente, e allora perché questa scelta? Perché la scelta di concentrarsi su un’unica parte del corpo? Per far sì che il murale, illuminato durante la notte dalla luce di un faretto, resti visibile anche da lontano e da diverse angolazioni.
7. L’opera fa parte della serie tv “Muro” curata da David Vecchiato, realizzata da Level 33 in esclusiva per Sky Arte HD e dedicata all’affascinante mondo della street art in cui ogni episodio punta i riflettori su un luogo, un’impresa, un artista che ha rivoluzionato la percezione dello spazio pubblico.
8. Accanto al David si stagliano i resti di due colonne romane. Colonnata, la frazione antistante Cava Corsi famosa nel mondo per il lardo, sembra prenda il nome proprio dalla parola latina columna e per secoli ha rappresentato il luogo in cui venivano estratte le colonne di marmo da portare a Roma.
9. La visita guidata al murale di Kobra è gratuita e i visitatori vengono accompagnati da cavatori professionisti a bordo di una jeep.
10. Il viaggio vale, di per sé, la visita. Si ha l’occasione di accedere a un percorso solitamente chiuso e di passare a fianco e attraverso bacini di marmo, lastre, blocchi, gru e attrezzi del mestiere, sapientemente raccontati da chi, giorno dopo giorno, anno dopo anno, fa questo faticoso lavoro.
Se siete interessati a partecipare a una delle visite guidate e a raggiungere il murale di Kobra, vi consigliamo di tenere sotto controllo la Pagina Facebook dell’APT di Massa-Carrara per scoprire quando saranno organizzate le prossime. I posti sono pochi e finiscono in breve tempo, quindi attenzione! 🙂