Sognate di fare il giro del mondo ma non sapete quale mezzo di trasporto scegliere né le tempistiche necessarie per effettuare i vari spostamenti? Niente paura! Ad aiutare tutti i viaggiatori che hanno sognato almeno una volta nella vita di prendere e partire; mollare tutto e fare il giro del mondo, ci pensa L’Insider con una pratica guida di viaggio.
Si chiama Il giro del mondo in 80 ore, si presenta sotto forma di infografica e delinea le tratte realistiche da percorrere per rivivere il viaggio di Phileas Fogg e Jean Passepartout – i due protagonisti del racconto di Jules Verne , permettendo agli intrepidi viaggiatori di scegliere fra automobile, treno, nave o aereo.
I mezzi per fare il giro del mondo
Nelle prossime righe approfondiremo questi 4 mezzi di trasporto e scopriremo insieme le distanze da percorrere per fare il giro del mondo, le tempistiche in termini giorni; lo strumento più veloce e quello che permette di assaporare maggiormente i Paesi toccati. Vivremo, stando seduti, un’avventura sui generis. Iniziamo!
Viaggio intorno al globo: dalla finzione alla realtà
Phileas Fogg e Jean Passepartout, i protagonisti del romanzo d’avventura “Il giro del mondo in 80 giorni“, nel 1873 impiegavano 1.920 ore per toccare 4 continenti. Partivano dalla stazione di Charing Cross, nel cuore di Londra, e dopo estenuanti ma altrettanto affascinanti tratte in piroscafo, treno, elefante e slitta arrivavano a Suez, Bombay, Calcutta, Hong Kong, Shangai, San Francisco, Chicago, New York, Liverpool e di nuovo Londra.
Il giro del mondo in nave
Il viaggiatore che nel 2020 sogna di circumnavigare il globo può scegliere fra diversi mezzi di trasporto. Alcuni molto veloci, come l’aereo; altri più lenti, come la nave. Scoprire il mondo in nave è il metodo di viaggio più lento fra quelli segnalati, in parte per le enormi distese oceaniche da attraversare per ripercorrere la rotta di Phileas; ma anche quello più vicino all’itinerario del libro. I naviganti che decidono di partire in nave, secondo la guida de L’Insider possono aspettarsi un viaggio di 45.727 km e 71,5 giorni.
Il giro del mondo in auto
Grazie alle grandi vie di comunicazione che collegano le nostre città, girare il mondo in auto è piuttosto semplice. Se non consideriamo gli spostamenti in nave o in aereo, necessari per superare i mari e gli oceani che separano i continenti, la tratta autostradale è il secondo modo più veloce di spostarsi per il globo. In macchina è possibile percorrere ben 51.379 km in 23,5 giorni e passare dal Regno Unito alla Francia, dall’Italia alla Turchia, dall’Africa all’Asia e dall’Asia all’America per poi fare ritorno in Europa.
NB. I viaggi in auto sono quelli che preferiamo quando programmiamo un nuovo viaggio. Ci permettono, infatti, di essere più liberi negli spostamenti; di fermarci quando fuori dal finestrino vediamo qualcosa che ci incuriosisce, di aggiungere facilmente nuove tappe all’itinerario stabilito, di riposarci e sgranchirci le gambe quando siamo stanchi.
Il giro del mondo in treno
C’è qualcosa di magico nel fare un viaggio in treno; nello stare seduti, più o meno comodamente, al proprio posto; guardare fuori dal finestrino e veder correre paesaggi mozzafiato quasi senza soluzione di continuità. Sebbene Phileas Fogg abbia effettuato gran parte del suo viaggio in treno, ripercorrere quest’oggi lo stesso itinerario sarebbe un po’ complicato per la mancanza di reti ferroviarie in alcuni Paesi da un lato; la carenza di importanti collegamenti dall’altro.
Il percorso in treno delineato nella guida “Il giro del mondo in 80 ore” è il terzo per rapidità; parte dalla stazione di Londra St. Pancras e in 8 tappe che toccano 4 continenti permette di fare il giro del mondo percorrendo 57.208 km in 30,6 giorni.
Il giro del mondo in aereo
Va da sé che l’aereo è il mezzo di trasporto più comodo e veloce per fare il giro del mondo; consente infatti di percorrere 44.720 km in appena 3,3 giorni di viaggio ovvero 80 ore totali. Ma ne vale veramente la pena di muoversi così velocemente? A nostro avviso più un viaggio è lungo, più si ha modo di vedere, di scoprire, di immergersi nella realtà, nella cultura, negli usi e nei costumi di una nazione.
Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate e se vi piacerebbe ripercorrere l’itinerario descritto da Jules Verne 150 anni fa.
*Post in collaborazione con Betway