Le giornate calde e soleggiate che l’autunno ci sta regalando hanno fatto da sottofondo alla nostra visita di un giorno a Pontremoli, un piccolo comune della Lunigiana storica al confine fra Liguria ed Emilia-Romagna.
La posizione strategica di Pontremoli
Anello di congiunzione fra i valichi del Borgallo e del Bratello, della Cisa e del Cirone; Pontremoli sorge in una stretta lingua di terra, a ridosso dell’Appennino, dominata dal Castello del Piagnaro. Una posizione strategica che nel passato l’ha resa crocevia di antichi pellegrinaggi e importante punto di collegamento fra Liguria, Pianura Padana e Italia centrale.
Oggi sono diverse le attività e le esperienze che si possono fare durante un giorno a Pontremoli: si spazia dalla natura alle escursioni passando attraverso gli eventi e l’eno-gastronomia.
L’antica porta del Granducato di Toscana, infatti, è diventata teatro di escursioni all’aria aperta; propone tour che permettono di conoscere il Parco Nazionale dell’Appenino Tosco-Emiliano, raccoglie visitatori da diverse regioni d’Italia per assistere al Premio Bancarella – un premio letterario originario di Mulazzo, poi trasferitosi a Pontremoli – ma anche per assaggiare i prodotti tipici locali durante sagre e manifestazioni.
La nostra gita di un giorno a Pontremoli nasce proprio dalla curiosità si scoprire il borgo in tutte le sue molteplici sfaccettature – arte, storia, natura e gastronomia – durante la prima edizione di Tour Day; un percorso gastronomico a tappe che si volge due volte l’anno – in autunno e in primavera – all’interno del centro storico e permette ai visitatori di scoprire i sapori della tradizione lunigianese.
Cosa vedere a Pontremoli: itinerario per le vie del borgo
Il nostro itinerario alla scoperta di Pontremoli inizia a ridosso della stazione ferroviaria, dove si trova un comodo parcheggio gratuito in cui lasciare l’auto. Con la ferrovia alle nostre spalle, ci incamminiamo verso il centro passando da Via del Teatro dove sorge il Teatro della Rosa: il teatro più antico della Provincia di Massa-Carrara, già sede dell’omonima Accademia, fondato nella seconda metà del Settecento da un gruppo di famiglie nobili della città.
Via del Teatro ci regala un punto di vista interessante su ciò che precede l’ingresso al centro storico: alla nostra sinistra il ponte ottocentesco dei Quattro Santi e la Chiesa di Nostra Donna, capolavoro del “barocco pontremolese”; alla nostra destra il ponte attraversato da Via Cavour con vista privilegiata sul Castello del Piagnaro.
Da Via Cavour, infatti, raggiungiamo il cuore pulsante della città: Piazza della Repubblica, la grande piazza rettangolare su cui affacciano il Tribunale, il Palazzo del Comune e il Campanone, torre di 36 metri un tempo parte della fortezza di Cacciaguerra, spartiacque della storica divisione fra Guelfi e Ghibellini.
Lungo i portici che costeggiano il comune sorge uno dei locali storici di Pontremoli, l’Antica Pasticceria degli Svizzeri, tappa del Tour Day 2017 dove abbiamo assaggiato gli “Amor”. Una specialità dolciaria della tradizione pontremolese, la cui ricetta segreta è da secoli gelosamente custodita, composta da due cialde di wafer croccante farcite da abbondante crema chantilly. Da assaggiare con caffè e China (liquore locale).
Da Piazza della Repubblica ci spostiamo nell’adiacente Piazza del Duomo, rapiti dalla facciata in marmo bianco della secentesca Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Proseguendo lungo Via Garibaldi, incontriamo due delle più antiche chiese della città, San Geminiano e San Niccolò, prima di salire lungo strette e ripide stradine (in dialetto “surcheti”) che conducono al Borgo del Piagnaro e all’omonima fortezza, oggi sede del Museo delle Statue Stele Lunigianesi – sculture monodimensionali di origine preistorica che rappresentano uomini e donne.
Riscendendo, ci dirigiamo prima verso Porta Parma, ingresso fortificato e principale accesso della città venendo da nord e poi, passando per Via Ricci Armani, verso la Torre del Casotto e l’omonimo ponte diventato simbolo di Pontremoli, punto di contatto tra i fiumi Verde e Magra.
Tour Day: a proposito di prodotti tipici pontremolesi
Il Tour Day è una manifestazione eno-gastronomica nata nel 2015 e portata avanti da giovani appassionati, legati alla storia, la cultura e le tradizioni della terra in cui sono cresciuti. Si tratta di un percorso a tappe, il cui numero varia da edizione a edizione, che fanno scoprire a curiosi, turisti e “visitatori della domenica” i piatti della tradizione.
Dai testaroli, conditi con olio e parmigiano, alle torte d’erbi farcite di erbe spontanee e verdure di stagione, passando per gli “Amor” e la spungata – un dolce del Quattrocento fatto con un impasto di frutta secca lasciata macerare, avvolto in una sfoglia di farina bianca e cotto al forno – fino ad arrivare alla China della farmacia Clementi e alle birre artigianali del Birrificio del Moro, che nelle proprie bottiglie racchiudono sapori e sentori della Lunigiana.
Tutto condito da un’accogliente, quasi familiare, castagnata d’ottobre e da uno dei riconoscimenti che hanno contribuito a far crescere la fama di Pontremoli: dallo storico Premio Bancarella (nato nel 1952) alla Bancarella della Cucina, la Bancarella dello Sport e il Bancarellino. Insomma una città piena di storia, arte e cultura; baluardo di un antico passato che merita di non essere dimenticato.
Incredibile ma vero, pur abitando in Toscana, a pochi chilometri di distanza, era la mia prima volta a Pontremoli. Ne sono rimasta piacevolmente colpita, tornando a casa ho iniziato a sfogliare i depliant informativi che gironzolando per le città porto sempre via con me e a programmare le prossime tappe. C’è ancora molto da vedere; la Lunigiana, il Parco dall’Appennino e la Riserva MAB dell’UNESCO ci aspettano!