Weekend in Franciacorta: cosa vedere in Franciacorta in due giorni

da Sabrina
Weekend in Franciacorta, cosa vedere

Affacciata sulle sponde del Lago d’Iseo, delimitata a ovest dal fiume Oglio e abbracciata a nordest dalle Alpi Retiche, la Franciacorta è una zona collinare della Lombardia, racchiusa fra le province di Bergamo e Brescia, a forte vocazione vinicola rinomata per la produzione dell’omonimo vino frizzante: il Franciacorta DOCG.

Le cose da vedere in un weekend in Franciacorta sono diverse e non riguardano soltanto il vino, le visite in cantina e le degustazioni. Durante la nostra due giorni settembrina abbiamo visitato castelli, abbazie, monasteri e riserve naturali; spingendoci fino alle soglie del lago d’Iseo per salire su una delle Panchine Giganti della Lombardia e visitare l’isola lacustre più grande d’Europa.

Basta spoiler! Partiamo dall’inizio e dopo una piccola parentesi informativa su dove si trova la Franciacorta e perché si chiama così, scopriamo cosa vedere in Franciacorta in due giorni.

Franciacorta, dove si trova e come arrivare

La Franciacorta si trova nel cuore della Lombardia, in una posizione strategica che la rende facilmente raggiungibile in autostrada sia da Milano (85 km), Lecco (75 km) e Bergamo (35 km), che da Verona (90 km) e il Lago di Garda per una gita fuori porta dell’ultimo minuto. Ma anche dalla Liguria di Levante e il nord della Toscana (230 km da La Spezia e 250 km da Massa) per trascorrere un fine settimana all’insegna del vino, l’arte, la storia e la natura.

Per chi non volesse prendere la macchina o non fosse automunito, la Franciacorta è raggiungibile in treno con Trenord (fermate Iseo e Rovato) e in aereo tramite l’aeroporto di Orio al Serio (a circa 30 km).

Franciacorta, l’origine del nome

Storie e leggende intorno all’origine del nome Franciacorta si sprecano. C’è chi (per lo più turisti stranieri) lo lega a Carlo Magno e dice che l’imperatore del Sacro Romano Impero le avesse dato il nome di “piccola Francia” dopo la conquista della città di Brescia e c’è chi, invece, (ipotesi più accreditata) lo lega all’esenzione dal pagamento dei dazi doganali da parte dei monaci cluniacensi (da cui il nome di curtes francae, zona franca).

Weekend in Franciacorta: 7 cose da vedere in Franciacorta e dintorni

La Franciacorta si estende su un’area di circa 200 chilometri quadrati che comprende 19 comuni della Provincia di Brescia; è all’interno di questo anfiteatro naturale, formatosi 10.000 anni fa con il ritiro dei ghiacciai alpini e caratterizzato da un clima mitigato dalla presenza del lago, che è nata una delle zone vitivinicole più importanti al mondo. Tanto che con il termine Franciacorta si indicano 3 cose diverse: il territorio (1.500 ettari vitati e più di 100 cantine), il vino (il primo “spumante” italiano ad aver ottenuto la DOCG nel 1995) , il metodo (classico) con cui viene prodotto.

Tutt’intorno un ambiente dove natura e storia si intrecciano che merita di essere scoperto con calma, a piedi o in sella a una bicicletta, seguendo uno dei tanti itinerari cicloturistici proposti. Ecco che cosa vi proponiamo di vedere in Franciacorta!.

1. Visite in cantina e degustazioni

Impossibile trascorrere un weekend in Franciacorta senza assaggiare l’omonimo vino spumante. Il periodo migliore è subito dopo la vendemmia, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, quando le temperature non sono né troppo calde né troppo fredde e si svolge il Festival Franciacorta in Cantina.

Ogni anno il Festival Franciacorta in Cantina interessa il mese di settembre – quest’anno le date selezionate sono sabato 16 e domenica 17 settembre 2023 – e rende le cantine della zona protagoniste indiscusse dell’evento fra tour guidati, degustazioni, pic-nic in vigna, street food, musica dal vivo ed eventi di ogni genere.

La Franciacorta conta circa 116 cantine, che producono più di 3 milioni di bollicine l’anno, di cui alcune storiche e famosissime: Berlucchi, Cà del Bosco, Barone Pizzini, Bersi Serlini, Contadi Castaldi, Mosnel giusto per citarne alcune. Ci siamo fatti consigliare ed ecco quelle su cui ci siamo concentrati:

  • Contadi Castaldi ad Adro: una delle cantine con la maggiore produzione di Franciacorta DOCG (circa 1,5 milioni di bottiglie l’anno), nata negli anni Ottanta sulle ceneri di una vecchia fornace dismessa (la Fornace Biasca) per volontà della Famiglia Moretti; una delle più importanti famiglie di vinaioli in Italia, già proprietaria di Bellavista in Franciacorta, Petra in Toscana, Sella e Mosca in Sardegna. La nostra visita durante il Festival Franciacorta 2021 ci è costata 15 € a persona e ha compreso il tour della cantina, con le sue lunghe e suggestive gallerie in mattoni ideali per affinare il Franciacorta, e la degustazione di due calici (un rosè e un brut non millesimati). Maggiori informazioni sugli itinerari proposti sul sito ufficiale.
  • Azienda Agricola Mosnel a Passirano: una delle cantine vinicole più antiche della Franciacorta nata nel 1836 con la famiglia Barboglio, riconvertita alla produzione del Franciacorta DOCG da Emanuela Barboglio nel 1968 e oggi alla quinta generazione di vignaioli; chiamata Mosnel, pietraia, in virtù del cumulo di sassi su cui è sorta l’azienda. Il percorso degustazione che abbiamo scelto è lo “Stile Mosnel”, ci è costato 25 € a persona e ha compreso la visita delle cantine e parte della tenuta, più la degustazione di tre calici di Franciacorta. Essendo in due siamo riusciti ad assaggiare tutte e 5 i Franciacorta che hanno definito lo stile della cantina Mosnel (brut, brut nature – con certificazione biologica, pas dosé, rosé, satèn). A questo link tutti i percorsi.
  • Bellavista a Erbusco: nata nel 1977 per volontà di Vittorio Moretti nel cuore della produzione vinicola del Franciacorta, Bellavista è una delle cantine più scenografiche della zona, che ci ha accolti al tramonto su un’ampia terrazza circondata da installazioni imponenti e affacciata su verdi distese di vigneti. Niente tour guidato in questo caso, solo un calice di bollicine vista filari di vite.
  • Bersi Serlini a Provaglio d’Iseo: azienda a conduzione famigliare, fra le più antiche della Franciacorta, nata nel 1886 e sorta in posizione privilegiata alle soglie del lago d’Iseo, a pochi passi dalla riserva naturale delle Torbiere del Sebino e dal monastero di San Pietro in Lamosa. Anche in questo caso non abbiamo partecipato a nessuna visita, abbiamo colto l’occasione del Festival Franciacorta per perderci tra i vigneti e assaggiare i prodotti della cantina immersi nei filari.

La visita di una cantina della Franciacorta ha durata e costo variabile, dipende dalla dimensione della cantina e dal percorso scelto – ovvero dalla quantità e la tipologia dei vini che degusterete. Per quello che abbiamo potuto vedere, indicativamente il prezzo è sui 15 € a persona con due calici, 25 € con tre.

2. Abbazia Olivetana dei Santi Nicola e Paolo VI

La Franciacorta è terra di abbazie e monasteri, tesori di arte, storia e cultura che in alcuni casi ospitano tutt’ora monaci e abati. Ne è un esempio l’Abbazia Olivetana dei Santi Nicola e Paolo VI a Rodengo Saiano, uno dei complessi religiosi più grandi e importanti del Nord Italia e una delle cose da non perdere durante una parentesi franciacortina. Il motivo? La splendida serie di affreschi che decorano la Chiesa di San Nicola e le sale del monastero, alcuni dei quali realizzati dal Romanino. Ma anche i tre chiostri costruiti in tre diversi momenti (Quattrocento, Cinquecento e Seicento) che infondono pace e tranquillità.

L’ingresso alla chiesa e all’abbazia è gratuito e consentito tutti i giorni, da lunedì a domenica, feriali e festivi, in orari ben precisi che potete consultare qui.

3. Rocca di Passirano e Castello di Bornato

La Rocca di Passirano e il Castello di Bornato sono soltanto due dei numerosi castelli che puntellano il territorio della Franciacorta.

  • Passirano è un castello medievale fra i meglio conservati della Lombardia. Eretto nel 1100 a scopo difensivo, conserva ancora l’antico fossato su un lato, le due torri semicircolari e le mura imponenti che fanno da custodi ai vigneti dell’azienda vitivinicola produttrice di vino Franciacorta. Intorno piste ciclabili e filari a perdita d’occhio, fra cui quelli di Cà del Bosco.
  • Anche Bornato è un castello medievale. Costruito nel XIII secolo sui resti di una costruzione più antica, attira l’attenzione dei visitatori per la presenza di una villa rinascimentale – Villa Orlando – all’interno delle mura difensive. Il castello e la villa, con le sue sale affrescate, i giardini all’inglese e all’italiana, le piante secolari, le antiche cantine e la grotta sono visitabili la domenica pomeriggio.

4. Riserva Naturale Torbiere del Sebino

Passeggiare lungo la Riserva Naturale Torbiere del Sebino è un’esperienza da non perdere in un weekend in Franciacorta. La mente si rilassa a stretto contatto con la natura, in quest’area verde fatta di 360 ettari di canneti e specchi d’acqua dove gli amanti del birdwatching trovano pane per i loro denti! 17 sono infatti le specie di uccelli che qui nidificano e vi fanno tappa durante le migrazioni. L’ingresso alle torbiere ha un costo di 1,00 € a persona, il biglietto si fa direttamente presso le macchinette automatiche posizionate ad ogni punto d’accesso e i percorsi possibili sono 2 , sud-centrale (4 km) e nord-centrale (5 km), per un itinerario ad anello di circa 9 km.

Provenendo dalla Franciacorta noi abbiamo scelto il primo e siamo partiti dal Monastero di San Pietro in Lamosa, lungo la strada statale per Iseo. Qui trovate tutte le informazioni necessarie.

5. Monastero di San Pietro in Lamosa

Il Monastero di San Pietro in Lamosa si trova a Provaglio d’Iseo, nei pressi delle Torbiere del Sebino. Si tratta di un monastero cluniacense del 1083, uno dei più importanti del Lago d’Iseo, riconosciuto Patrimonio Vincolato dal Ministero dei Beni Culturali, perché unico nel suo genere e custode di una ricca serie di affreschi e decorazioni parietali che vanno dall’XI al XVI secolo.

L’ingresso è gratuito e permette di unire facilmente la visita al monastero con quella alle torbiere (ingresso sud-centrale).

6. Panchina gigante di Pilzone d’Iseo

Dopo aver dedicato il sabato alle visite in cantina, al tour delle abbazie e la passeggiata naturalistica lungo le Torbiere, la domenica ci siamo trasferiti sul lago d’Iseo per raggiungere Pilzone prima e Monte Isola (o Montisola) poi.

La Panchina Gigante di Pilzone d’Iseo si trova lungo la strada statale che fiancheggia il lago d’Iseo. Si tratta di un’enorme installazione di colore verde posizionata in località San Fermo che offre una vista mozzafiato su Monte Isola e il Sebino. Raggiungerla è un po’ faticoso, il percorso dura circa 30-40 minuti e passa attraverso una vecchia strada valeriana piuttosto ripida e sconnessa – fatta di sassi di porfido levigati – che richiedono scarpe da trekking e racchette.

L’organizzazione è impeccabile. Lasciata la macchina in uno dei parcheggi liberi lungo la strada, si parte da Piazza Basilio Cittadini di Pilzone (Via Volontari del Sangue-Via San Tommaso), si seguono le indicazioni dell’antica Strada Valeriana con direzione Monticelli Brusati e poco dopo si incontra sulla destra un deposito di bastoni di legno messi gratuitamente a disposizione. Mentre una volta arrivati a San Fermo è presente un piccolo “punto ristoro” che mette a disposizione bottigliette d’acqua naturale e frizzante che è possibile prendere lasciando un’offerta libera.

7. Monte Isola, isola lacustre e Borgo fra i più Belli d’Italia

Monte Isola è l’isola lacustre più grande d’Europa nonché uno dei comuni insigniti del titolo di Borgo fra i più Belli d’Italia. Situata nel cuore del lago d’Iseo e balzata agli ogni della cronaca nel 2016 per l’installazione “The Floating Piers” di Christo, Montisola è facilmente raggiungibile dalla Franciacorta con traghetti che partono ogni 10 minuti dalle fermate di Iseo e Sulzano. Costo del biglietto di andata/ritorno circa 5 € a persona.

Il modo migliore di visitare Monte Isola è in sella a una bicicletta, che potete noleggiare sia direttamente in loco sia lungolago se volete dare un’impronta più cicloturistica al vostro itinerario. Noi l’abbiamo presa appena scesi dal traghetto e abbiamo fatto il giro di tutta l’isola; un percorso di circa 10 km con scorci sulla costa e le isole (San Paolo e Loreto) fra strade attorniate da ulivi e attraversamento dei piccoli villaggi di pescatori.

Il punto panoramico più bello, che offre una vista allargata sul lago e la Franciacorta, è il Santuario della Madonna della Ceriola raggiungibile con una salita piuttosto impegnativa di 3 km.

Dove dormire in Franciacorta

Hotel e Bed and Breakfast ma anche appartamenti e campeggi: le strutture ricettive in cui dormire in Franciacorta sono diverse e pronte ad accontentare tutti i tipi di turisti e visitatori. L’importante è prenotare con anticipo, soprattutto dopo la vendemmia, tra fine agosto e inizio ottobre, perché è uno dei periodi più gettonati per visitare la Franciacorta!

Le distanze tra un comune e l’altro sono limitate – circa 15-20 minuti di strada – per cui non c’è una zona migliore o peggiore delle altre. Noi abbiamo dormito all’Albergo Locanda Primavera a Rodengo Saiano (140 € per due notti in camera doppia senza colazione) e l’abbiamo trovata una scelta comoda perché la struttura è vicina all’uscita dell’autostrada, a poco più di due ore di strada da La Spezia, a due passi dall’abbazia Olivetana e 20 minuti di auto dai luoghi visitati durante il weekend in Franciacorta.

Qui tutti gli hotel in Franciacorta.

Dove mangiare in Franciacorta

Trattoria del Gallo a Rovato. Una trattoria ai piedi del Monte Orfano, nel cuore della Franciacorta, che propone piatti della tradizione e prodotti tipici locali. Molto buono il tagliere di salumi nostrani e la giardiniera di verdure fatta in casa, ma anche il risotto ai fichi e i casoncelli fatti in casa. Nel menu alla carta altre specialità come la degustazione di formaggi locali, il manzo di Rovato e il coniglio alla bresciana. Il tutto sempre accompagnato da un ottimo bicchiere di bollicine.

Da provare! Vi consigliamo di prenotare con qualche giorno di anticipo, la spesa per antipasto, primo/secondo, calice di vino è di circa 35 € a testa. Se la stagione lo consente fatevi mettere all’esterno, c’è un cortile davvero davvero carino.

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3 commenti

Laura 6 Ottobre 2021 - 9:26

Ancora non ci sono stata!! Dev’essere bellissima!

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Sabrina 7 Ottobre 2021 - 8:24

Ciao Laura, anche per noi era la prima volta e ci è piaciuta moltissimo! Ti consigliamo assolutamente di organizzare un weekend e se hai bisogno di altre informazioni non esitare a scriverci 🙂

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Festival del Prosciutto di Parma a Langhirano: una giornata fra gastronomia, cultura e spettacolo - Finalmente Venerdì - Il blog di viaggi di Sabrina e Marco 10 Settembre 2024 - 16:02

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